Come Identificare e Scegliere il Packaging più Utile alle tue Esigenze

Cibo take-away e contenitori da asporto: un binomio inscindibile, anzi! un vero e proprio sodalizio che, tuttavia, affinché funzioni al meglio, deve possedere una connotazione ben precisa, conferita soprattutto da una delle due parti: il packaging.

La funzione di un buon packaging, nel caso del cibo da asporto, non si limita al suo contenimento e al suo trasporto, ma offre molti altri “plus”, adattandosi alle varie tipologie alimentari.

Dunque di volta in volta, un buon contenitore non fa fuoriuscire gli alimenti, ne preserva il calore, ne custodisce gli aromi, ne mantiene la fragranza.

Una food box deve letteralmente “prendersi cura” del cibo, affinché l’atto finale, ossia il consumo da parte dell’utilizzatore si trasformi sempre in un’esperienza gradevole e dunque ripetibile più e più volte.

Scegliere la forma e il materiale per un confezionamento take-away sicuro e pratico non è così semplice come potrebbe apparire.

Le opzioni di scelta sono davvero numerose e spaziano dal contenitore in polpa di cellulosa, ecologico e realizzato in fibre naturali sino alle classiche confezioni in plastica trasparente, anche se in questo caso l’UE, per il 2019, ha previsto nuove, stringenti normative per bandire i dieci prodotti di plastica monouso ritenuti responsabili dell’inquinamento marino – tra cui posate, piatti cannucce– e ridurre l’impiego di contenitori per alimenti e tazze per bevande.

Dunque occorrerà tenerne conto nella scelta del packaging.

Dopo questa breve digressione, ritorniamo alla domanda del titolo: come possiamo identificare il contenitore d’asporto che fa per noi?

Semplice: in base al nostro genere di locale, al tipo di distribuzione, ma soprattutto al tipo di menù. Il punto di partenza è la nostra attività ristorativa: il take away cambia, e di molto, se abbiamo un bar, oppure un ristorante, o un food truck, e il packaging va selezionato tenendo conto del servizio: se i pasti saranno consumati “on the go”, ossia camminando, oppure da casa o in ufficio seduti.

Per comprendere quale packaging ci serve, occorre tener conto di alcune semplici domande che noi stessi possiamo e dobbiamo porci.

Qualche esempio? Ecco a voi: “Ho un bar? Ho un ristorante? Ho una gastronomia? Ho una piadineria? Ho una hamburgheria? Il mio asporto lo cucino per essere consumato al momento o lo preparo per essere consumato nel corso della giornata?” Ciò che preparo viene ritirato direttamente dal cliente o lo farò consegnare da un servizio di delivery?”

E’ essenziale immaginarsi cosa desidera il cliente per la degustazione finale dell’alimento che proponiamo: cibo caldo e gustoso e non freddo e indurito? Allora il contenitore dovrà essere riscaldabile nel microonde. Un fritto che mantenga la sua croccantezza e sfiziosità e non si ammosci diventando immangiabile? Allora il contenitore dovrà essere traspirante, per lasciarlo “respirare” e mantenere la sua fragranza originaria.

Se invece il pasto dovrà compiere un lungo tragitto, sarà fondamentale che la food box non lasci “tracimare” il condimento, evitando di macchiare lo spazio circostante: la macchina, gli abiti o ancor peggio il luogo di destinazione….magari l’ufficio!

Quelle che hai letto sopra sono solo alcune domande di partenza che ti possono guidare verso il tuo packaging ideale.

Buon asporto e alla prossima!

Il Team di MyTakeAway

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