Contenitori per Alimenti: i Pericoli del Fai Da Te nella Scelta del Packaging D’asporto

La maggior parte dei ristoratori ha ben impresso nella propria testa, specialmente in questo periodo, la parola “risparmio“, soprattutto su tutto quello che non riguarda le materie prime. I contenitori per l’asporto, per esempio, rientrano tra le cose, alle quali non sempre si presta molta attenzione, perché si pensa:

  • Che siano tutti uguali.
  • Che uno valga l’altro.
  • Che l’importante è che siano economici.

Ma è veramente così? Sicuro che tutti i contenitori vadano bene per tutti gli alimenti? Veramente si pensa che al cliente finale non importa “il come” e “il dove“ riceverà il cibo che ha ordinato?

Te ne parlo in questo articolo, condividendo quanto è successo a uno chef che ci ha interpellato.

Nei giorni scorsi siamo stati contattati da uno chef che aveva comperato, da solo, dei contenitori, in un “cash and carry”. Il Sig. Mario (lo chiameremo così) ci ha raccontato di aver sempre cercato di risparmiare sul packaging e come “metro di giudizio” si è sempre soffermato sulla cifra esposta a scaffale e sull’esteriorità del contenitore. 

Attenzione non voglio essere frainteso, concordo con te che il prezzo ha sicuramente una sua rilevanza ma non può essere l’unico motivo di valutazione. 

Ma torniamo al nostro sig. Mario che nello specifico ci ha raccontato di quando, camminando tra gli scaffali in cerca di un contenitore, è stato attirato da un involucro trasparente e ha subito pensato “Misura adatta, prezzo non troppo elevato…È perfetto per metterci i miei contorni di verdure! Ho deciso! Prendo questo.”

Poi però, è arrivato il momento della verità, quello operativo; quel contenitore era effettivamente la soluzione più giusta e funzionale?:

“Quando ho iniziato a riempire i contenitori ho subito notato un particolare: mettendoci dentro i contorni bollenti, la plastica si raggrinziva, non reggeva bene il calore e, ahimè, non avevo nessun altro contenitore da utilizzare. Non solo ho provato molto imbarazzo nell’aver consegnato gli alimenti in quello stato, ma ho anche ricevuto diverse recensioni negative da parte dei clienti”. 

Ora, intendiamoci, non è certo colpa di Mario, lui ha scelto sulla base di quanto era disponibile e visibile a scaffale. Nessuno si è preoccupato di fargli presente che il contenitore NON era idoneo ai prodotti caldi.

 

Oggi sicuramente le soluzioni che si possono trovare sul mercato sono molteplici, ma anche il rischio di fare una scelta precipitosa è sempre dietro l’angolo. Proprio come è successo a Mario.  Ogni menù nasconde delle variabili che se non affrontate prima, penalizzano il risultato del servizio. Se vuoi scegliere senza errori, puoi ricevere gratuitamente la guida che abbiamo scritto e dove puoi trovare dettagli, consigli e riflessioni che ti aiuteranno a “fare mente locale” per poi scegliere in modo più consapevole i tuoi contenitori.

Se invece vuoi risparmiare del tempo ed essere consigliato da chi, quotidianamente, aiuta i professionisti della ristorazione a organizzare un servizio d’asporto senza errori, allora prenota una consulenza gratuita.  Studieremo il tuo caso e capiremo insieme quali sono i contenitori migliori che ti aiuteranno a realizzare o migliorare il tuo progetto take away/delivery. 

Buon Asporto e alla prossima!

Il Team di MyTakeAway

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